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mauriziodonte@libero.it

Bibliografia completa De Bello Parthico

Ipse dixit, (frasi latine) Angela Zanoner;  Una giornata nell'antica Roma, Alberto Angela; Impero, Alberto Angela; Vita dei Cesari, Svetonio; Commentarii de bello gallico, Caio Giulio Cesare; Commentarii de bello civili, Caio Giulio Cesare; Anabasi, Senofonte; Storia di Roma, Theodor Mommsen vol I, II; III; IV; V; VI; Itinerario archeologico di Roma, atlante fotografico; Giulio Cesare, Luciano Canfora; I grandi generali di Roma antica, Andrea Frediani; Le grandi battaglie di Roma antica, Andrea Frediani;Limes, la frontiera romana nel deserto, Ariel Lewin; L'esercito romano, armamento e organizzazione, vol I, II, III, Giuseppe Cascarino; Castra, campi e fortezze dell'esercito romano, Giuseppe Cascarino; Strategikon, Maurizio Imperatore (a cura di G. Cascarino); Le flotte romane, cartaginesi ed ellenistiche nella II guerra Punica, Giovanni Pollidori; Storia dei Greci, Indro Montanelli; Storia di Roma, Indro Montanelli;  Carmina Burana, per le canzoni dei legionari di Mercurio; Sacra Bibbia (citazioni); Iliade, Omero,nella versione del Monti (citazioni); I legionari romani, fotoricostruzioni di Daniel Peterson; La grande strategia dell' impero romano; Edward N.Luttwak; Marco Antonio, Furio Sampoli; La grande storia di Roma, Antonio Spinosa; Cleopatra, Antonio Spinosa; Le grandi donne di Roma antica, Furio Sampoli; Biografie personaggi, carte geografiche, fotografie e figure, descrizione e ricostruzioni macchine da guerra:da Internet, wikipedia.

 

Chi sono

Maurizio Donte, nato a Porto Maurizio (Imperia) il 29 dicembre 1962.Come è riportato nella quarta di copertina, la faniglia è di origine fiamminga; nel lontano 1613, Peter Dunt de Flandria, infatti, sposava Maria Villeri, figlia del nobile Giovan Battista Villeri, dando orgine al ramo portorino dei Dunt, divenuti in seguito Donte. Quattro secoli, giusto l'anno prossimo. Forse è proprio dallo studio delle origini della mia famiglia che mi è nata la passione per la storia. Nella parentela ho illustri predecessori, il professor Guido Vincenzo Donte, Storico, Letterato e scrittore e il parente (per parte di madre, che era Donte) Giovanni Doneaud, autore della "Storia dell'antica comunità di Porto Maurizio". Da sempre sono appassionato di letteratura, di giornalismo e di poesia. Sono autore, oltre che del "DE BELLO PARTHICO", anche di due raccolte di articoli giornalistici( critica politica) il primo, "COMMENTARII DE RE PUBLICA", edito sempre da REI, nel 2011, il secondo "DE IMPERIO MUNDI" ancora da pubblicare. Inoltre ho al mio attivo due raccolte di poesie ( metro versi liber), dal titolo: AMOR AMARA DAT, il primo e L'ECO DEL MARE, il secondo, entrambi non lontani dalla pubblicazione. Sto attualmente lavorando al seguito del romanzo, che uscirà, temo, tra un po' di tempo (considerate che il primo mi ha portato via 4 anni....) DE BELLO SARMATICO, cui, (si Deo vult), seguirà l'epilogo DE BELLO GERMANICO, ma non escludo, se le forze me lo consentiranno di scrivere un libro incentrato sull'eroe Persiano AKMAR PAHALAVI SURENA, il principale antagonista di CAIO GIULIO CESARE. Vedremo...

 

Storia del progetto

Il "progetto storia romana alternativa" nasce dalla mia curiosità su cosa sarebbe potuto accadere all'Impero Romano, se Cesare non fosse morto nel famoso attentato delle Idi di marzo del 44 a.C. Sono da sempre appassionato di storia, in particolare quella Greca-Ellenistica-Romana, fino al tardo Impero. Sono in possesso di una vasta raccolta di testi, di cui curo con passione l'incremento, dedicata a questi argomenti. L'ultimo acquisto è stato l'ormai introvabile (o quasi)  "L'Impero romano e i popoli limitrofi" di Fergus Millar, indispensabile fonte di preziose informazioni sui popoli residenti sui confini dell'Impero: in particolare su Sarmati, che saranno protagonisti del prossimo romanzo, seguito del DE BELLO PARTHICO, il DE BELLO SARMATICO, appunto. La trilogia, di questo si tratta, nasce appunto sulle orme del progetto che Cesare andava maturando, poco prima di essere ucciso. Sconfiggere i Parti, vendicando in un colpo solo l'onore di Roma e il Triumviro Crasso, caduto a Carre. Aggirare il mar Nero (Pontus Euxinus), soggiogare i Sarmati, sconfiggere i Daci del re Burebista (molti anni prima di Traiano),  risalire il Danubio e attaccare i Germani alle spalle, ovvero dal fiume Elba, stringendoli in una morsa, costituita da lui ed il suo esercito e, dall'altra parte, le legioni di stanza in Gallia, acquartierate sul Reno. Le conseguenze della riuscita di una tale ambiziosissima idea, sono evidenti: l'unità europea si sarebbe potuata costituire già in quei tempi remoti. Cesare morì e il suo progetto venne ripreso da Augusto, i cui generali Druso e Tiberio (figli della moglie Livia e di Tiberio Claudio Nerone, il vecchio) guerreggiarono a lungo contro i germani.La Germania venne conquistata, pochi lo ricordano, ma l'incapacitò di Varo, più amministratore (era stato mandato per costituire la nuova provincia)  che generale, portarono alla sconfitta di Teutoburgo. Da allora i romani, portarono solo attacchi vendicatori in Germania, furono tali le guerre combattute da Germanico, figlio di Druso. Riportarono molti successi, am non tentarono mai più di annettersi la selvaggia terra dei Germani. Com'è poi finita, è a tutti noto. Quest' opera,  di cui avete in mano il primo volume, si propone, pur con una forzatura non indifferente, di indagare quello che sarebbe potuto succedere se il più grande generale di tutti i tempi avese avuto la possibilità di combattere ancora, in un modo il più possibile realistico.